
Anno di nascita:
1949
Lavoro:
Sono in pensione ma continuo a lavorare collaborando a progetti di educazione interculturale e sulla dispersione scolastica.
Il passo di un libro che rappresenta me stesso e la mia candidatura:
“Il richiamo della fraternità non è confinato in una razza, in una classe, in una élite, in una nazione. Viene da coloro che, ovunque siano, lo sentono in se stessi, e si indirizza a tutti e a ciascuno. Ovunque, in tutte le classi, in tutte le nazioni, ci sono degli esseri di buona volontà per i quali il suo messaggio è il loro messaggio”.
(Edgar Morin, Educare gli educatori, Roma, Edup, 2002)
Il progetto a cui vorrei lavorare e la parola chiave a cui fa riferimento:
Condivisione.
Un luogo della città per me particolarmente significativo:
Le biblioteche pubbliche.
Quali sono le principali risorse/opportunità di questa città?
I giovani autoctoni e i giovani stranieri di seconda generazione.
Come vedi la città tra cinque anni:
Multietnica e multiculturale.
Perché mi candido?
Per una maggiore diffusione dei principi e della pratica della democrazia fra i cittadini.
